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16 novembre 2011

Ho fatto un sogno lungo un film

Da qualche tempo è raro che dorma le classiche otto ore, in verità nemmeno le moderne sette o le contemporanee sei, quando non viro pericolosamente verso le futuriste quattro. Qualche sera fa però il sonno mi ha colto a un orario decente, donandomi in cambio una storia fatta e finita, se non nella lunghezza quantomeno nella compiutezza della vicenda.

Protagonisti due ragazzi, giovani scavezzacollo che vivono di bravate all'interno di un'istituzione a metà tra un collegio e una colonia estiva. I due sono refrattari alle regole e vivono ai margini del sistema, identificando se stessi come oppositori e ribelli. Progettano di allontanarsi insieme, fuggendo dal collegio per affrontare il mondo. Prima della fuga ecco la svolta: uno dei due ragazzi viene sfidato alla corsa da una compagna nel pieno di una manifestazione pubblica, sorta di giochi della gioventù interni al campus, mostrando così alla collettività un talento sportivo che fino a quel momento aveva impiegato solo per combinare guai. Un professore coglie l'attimo e lo copre di gloria, convincendolo così a restare per coltivare le proprie capacità. All'amico di bravate, ormai abbandonato, non rimane che scegliere se rimanere all'interno, come un ermarginato, oppure portare a termine da solo il progetto di fuga.

Il sogno si conclude così, con un finale che potremmo definire aperto ma comunque compiuto.
A qualcuno la notte porta consiglio, a me ha portato una storia. 

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Rebecca - la settimana della piuma 

08 agosto 2011

Irrecensione: Andar per fiabe

Andar per fiabe - di Silvana Sonno

Di fronte alla parola "fiabe" presente nel titolo, è concreto il rischio che il lettore adulto collochi immediatamente questo libro tra i testi per bambini. Invece Andar per fiabe non è esattamente un libro di fiabe, così come non è esattamente in libro per bambini. Già nell'introduzione, l'autrice riflette con apparente leggerezza sul genere della fiaba e sulla sua collocazione nell'immaginario contemporaneo. Se l'introduzione lascia un indizio, la prova di essere di fronte a qualcosa di particolare sta nelle storie stesse: il libro gioca con la struttura classica della fiaba modificandola per sorprendere il lettore, disattendendo le sue aspettative e coinvolgendolo tra una storia e l'altra in un divertente dialogo immaginario con l'Autore (al maschile nel testo, inteso come ruolo anziché come riferimento all'autrice in carne e ossa).

Un libro di fiabe ma anche sulle fiabe, valido sia come raccolta di fiabe non classiche, sia come invito e guida a osservare la fiaba dall'interno per scorgerne i meccanismi.

Consigliato ai lettori curiosi.

Per acquistare (nota: non intasco un centesimo da un eventuale acquisto)


14 luglio 2011

La lezione di E. A. Poe

Avevo letto il brano che segue molti anni fa, ma recentemente mi è capitato di nuovo sotto gli occhi: un bagaglio prezioso per chiunque scriva.



brano tratto da Filosofia della composizione di E.A.Poe:


[…] Io preferisco cominciare studiando un effetto. Tenendo sempre d’occhio l’originalità (perché tradisce se stesso chi si azzarda a privarsi di una fonte di interesse tanto ovvia e tanto facile a raggiungersi), io mi dico, in primo luogo: “Degli innumerevoli effetti, o impressioni, di cui è suscettibile il cuore, o l’intelletto, o più genericamente la mente, quale mi conviene scegliere in questo caso?”. Una volta scelto un effetto che sia anzitutto inedito, e poi intenso, rifletto se possa meglio indurlo un episodio o un registro; se sia meglio introdurre episodi correnti e un registro, invece, singolare, o il contrario, o cercare una singolarità tanto dell’episodio quanto del registro. A questo punto mi guardo intorno, o meglio mi guardo dentro, cercando le combinazioni di episodi e di registro che meglio possano aiutarmi a costruire quell’effetto.Mi è capitato spesso di pensare quanto sarebbe interessante il saggio di uno scrittore che volesse (che sapesse, cioè) raccontare nei particolari, passo per passo, i processi attraverso i quali ha portato a termine un suo testo qualsiasi. Perché nessuno abbia mai dato alla luce un saggio del genere non riesco a capirlo. Probabilmente di questa omissione è responsabile, più di qualsiasi altra ragione, la vanità d’autore. La maggior parte degli scrittori, e in particolare i poeti, preferiscono dare a intendere di comporre in una sorta di splendida frenesia, o intuizione estatica. E rabbrividirebbero all’idea di lasciare che il pubblico sbirci, fra le quinte, le crudezze elaborate e vacillanti del pensiero; il senso acchiappato all’ultimo momento, le idee baluginate mille volte senza mai arrivare alla maturità della visione piena; le fantasie maturate invece appieno, ma scartate nella disperazione davanti alla loro inservibilità; le selezioni attente, i cauti rifiuti; le dolorose cancellature, le interpolazioni. In una parola, le ruote e gli ingranaggi; i macchinari per i cambiamenti di scena; le scale a pioli, le botole; le penne del pavone, il cerone rosso e i neri nei che novantanove volte su cento costituiscono il bagaglio dell’histrio letterario.
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07 luglio 2011

Nuove Storie su Ordinazione, ci siamo quasi

Manca ormai solo una suggestione per chiudere la prima raccolta di donazioni per le Nuove Storie su Ordinazione. Ho ricevuto nove suggestioni tramite vari canali, a dieci si chiude!

Forza quindi: una parola, un'immagine, un suono, un link o quello che volete, la vostra suggestione farà parte del primo racconto della serie.

23 giugno 2011

Nuove storie su ordinazione

Nei miei ricordi di bambino c'è un libro, letto fino a perderne i fogli, che raccoglie delle storie inventate da una madre per il proprio figlio. Filo conduttore di queste storie sono gli oggetti proposti di volta in volta dal figlio alla madre, che questa utilizza come elementi nelle proprie storie. Nella mia memoria quel libro s'intitola Storie su ordinazione, tuttavia a distanza di almeno venticinque anni potrei anche sbagliarmi.


In ogni caso è a quel ricordo che voglio dedicare il piccolo progetto di scrittura che nasce con questo post, intitolato quindi Nuove storie su ordinazione, in cui ciascuno dei racconti che ne faranno parte nascerà dalle suggestioni dei lettori.


Una parola, un'immagine, un suono, un video, un link o un altro elemento, questo chiedo a coloro che vorranno donare al progetto una suggestione. Starà poi a me elaborare quanto ricevuto in un racconto, che pubblicherò gratuitamente sotto licenza creative commons.


Devo ancora riflettere sui dettagli, ma nel frattempo potete iniziare a donare le vostre suggestioni tramite slataper@gmail.com oppure con un commento a questo post.

01 giugno 2011

Come cambiano i libri

Da booksblog:
Giuseppe Granieri su La Stampa fa un interessante riassunto in cinque punti su come cambiano i libri nell’era dell’eBook: non tanto – e non solo – cambia il modo di leggere tra il cartaceo e il libro digitale, ma mutano anche tutta una serie di fattori che con il libro hanno a che fare: [continua a leggere]

29 maggio 2011

La parabola dei talenti e il coraggio di essere

Non sono mai stato molto sensibile alla religione, tuttavia c'è una cosa che ai tempi del catechismo mi aveva colpito, vale a dire la parabola dei talenti. Un aiuto alla memoria da parte di Wikipedia: 


La parabola parla di un uomo che parte per un viaggio ed affida i suoi beni ai suoi servi. Ad un servo affida cinque talenti, ad un secondo due talenti e ad un terzo un talento. I primi due, sfruttando la somma ricevuta, riescono a raddoppiarne l'importo; il terzo invece va a nascondere il talento ricevuto.
Quando il padrone ritorna apprezza l'operato dei primi due servi; invece condanna il comportamento dell'ultimo.


Del testo originale, però, voglio riportare la conclusione:


Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha gli sarà tolto anche quello che ha. E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti.


In tutta onestà non ricordavo l'asprezza del testo, ma di esso ho sempre portato con me l'idea di un obbligo a mettere a frutto le capacità di cui ciascuno di noi dispone. Non un invito, non una possibilità, ma un vero e proprio obbligo naturale a trarre il meglio da ciò che abbiamo a disposizione.  

Con questo obbligo, ho portato e porto con me un senso di colpa per ciò che non ho fatto, per tutti i giorni in cui ho dimenticato chi sono.

26 maggio 2011

Boris B. Gursky, pioniere del self-publishing

Da booksblog:
Sul New York Times viene ricordata la storia del primo “pioniere” dell’autopubblicazione, un fenomeno che sta diventando molto di moda anche da noi. Si trattava - nel non tanto lontano 1995 - di un tecnico riparatore di televisioni ormai in pensione, Boris B. Gursky, immigrato inglese dall’Ucraina e afflitto da cancro alla prostata.
Un editore per un tot di dollari (a seguito di un suo annuncio sul Reader’s Digest) gli inviò un kit per autopubblicare la sua opera. Era la prima volta che un editore metteva a disposizione di uno sconosciuto i mezzi per diventare “editore di se stesso”. [continua a leggere]

25 maggio 2011

SUR: letteratura sudamericana dall’editore al lettore

Da Pianeta Ebook:

L’uragano eBook ha travolto l’intera filiera editoriale. Si stanno ridelineando i ruoli, così come i rapporti di forza tra chi pubblica, chi vende e chi legge i libri. La situazione è ancora magmatica, e gli approcci variano tra chi resta immobile lasciando che siano gli altri a fare il primo passo e a spianare la strada, e chi invece prende una posizione e decide di seguirla, assumendosene i rischi.
Del secondo gruppo fa parte SUR, una nuova casa editrice che inizierà le sue pubblicazioni a ottobre. [...] E qui veniamo al secondo elemento distintivo di SUR: la scelta di business e la modalità distributiva. La casa editrice parte senza alcun capitale e deve quindi porre una grande attenzione al budget, che si riflette sulle scelte di qualità dei prodotti in vendita. Per finanziarsi, nel frattempo, ha già attivato un’area in cui presenta le forme di collaborazione e uno store per la vendita di merchandising brandizzato. [continua a leggere]

22 maggio 2011

Memorie dal Salone del libro: il becco, il tramezzino e i buoi

Era una notte buia e tempestosa, quando i ragazzi di Ultima Books mi chiesero, a me come ad altri autori pubblicati tramite la loro piattaforma di autopubblicazione Narcissus, di presentare il mio libro presso il loro stand al Salone del libro di Torino. Avrei potuto rifiurare, io che tra l'altro a Torino ci vivo? Ovviamente no, così fu che iniziò il mio piano di conquista del Salone.

01 maggio 2011

Rebecca - la settimana della piuma è in vendita!

Penso di aver modificato l'incipit di questo post una decina di volte, ma temo che non ne sarò mai soddisfatto, tanto vale quindi arrivare al dunque: l'ebook più amato dai pulcini, ma letto in segreto anche dai gallinacei adulti, è finalmente online! Potete acquistare le avventure della pulcina Rebecca cliccando qui oppure sul riquadro che si trova in alto a destra nel blog.

Prima di spendere i vostri sudati 99 centesimi, leggete i due episodi introduttivi disponibili gratuitamente:

1) Nascita di una pulcina
2) Passeggiata al chiaro di luna

Tra le caratteristiche uniche del libro: una pulcina tutta tonda, una piuma lunga oltre il lecito, lupi gentiluomtini gentilupi, vermi fascinosi, parrucchieri per galline, lezioni di canto, voli non autorizzati e tanto altro. A soli 99 centesimi, che aspettate?

SELF PUBLISHING. Cresce il numero degli scrittori “non convenzionali”

Da "Il Colophon"

La “rivoluzione digitale” in atto nel mondo editoriale sta aprendo nuove prospettive e opportunità inedite per scrittori vecchi e nuovi. Il mercato del self-publishing si è definitivamente affermato l’anno passato quando oltre un milione di persone negli Stati Uniti hanno dato alle stampe la propria opera. [continua a leggere]

22 aprile 2011

ZeroVirgola: l'esercito degli autori a basso prezzo

Sono ancora pochi, ma hanno colto l'occasione della pubblicazione digitale per mettere in vendita i propri lavori a meno di un euro, ovvero al di sotto di quella che secondo qualcuno è la soglia psicologica in grado di dare una svolta alle vendite di un ebook.

Sono d'accordo con questa scelta editoriale, intendo supportarla acquistando e leggendo questi lavori, nonché segnalandoli nel mio blog per contribuire a dar loro visibilità.

Ecco quindi ZeroVirgola, la rubrica dedicata agli ebook di autori contemporanei venduti a meno di un euro. Il primo ospite della rubrica sarà "Uccidila!" di Marco Croella.


ps: chi volesse contribuire a ZeroVirgola con un logo avrà tutta la mia riconoscenza.

19 aprile 2011

Luca De Biase - Prezzi di libri: carta e ebook

Dal blog di Luca De Biase:

Luca Conti ha segnalato una situazione bizzarra: "Cambiare pagina" in versione cartacea si trova a un prezzo più basso di quello che si paga per la versione ebook (epub o pdf). Vista la segnalazione ho chiamato l'editore per capirne qualcosa si più. [continua a leggere]

Lettura digitale e brevità, la nuova vita del racconto?

Scorrendo i miei ultimi acquisti libreschi, vedo un romanzo e ben quattro produzioni brevi, equamente suddivise tra racconti e saggi, naturalmente in formato digitale. In effetti, prima di essere dotato di ebook reader non ricordo di aver mai comprato un singolo racconto o un singolo saggio breve, probabilmente perché in libreria non si trovano stampati al di sotto di un certo numero di pagine: sarebbe di certo antieconomico stampare e vendere un racconto da una trentina di pagine.

15 aprile 2011

eBook a 99 centesimi, il giusto prezzo?

Pensavo di essere un folle a teorizzare un prezzo al di sotto dell'euro per gli ebook, e probabilmente lo sono, ma quantomeno non sono l'unico:

Si possono elencare molte differenze tra gli e-book e i libri di carta, ma una cosa in comune i due formati l'hanno ancora in comune: il prezzo.
Nonostante la versione elettronica non debba essere stampata né trasportata fino in libreria, per l'acquirente la differenza di prezzo rispetto alla controparte materiale spesso è quasi impercettibile, se si guardano i libri delle case editrici.
Eppure gli ebook, se costassero di meno, venderebbero molto di più. [continua]

13 aprile 2011

Ebook: quanto dovrebbero costare?

In attesa che la procedura per la pubblicazione del mio primo libro termini, mi chiedo quale sia il giusto prezzo di vendita. Da lettore, i prezzi attuali dei libri digitali mi sembrano eccessivi, troppo vicini a quelli del fratelli di carta, come se ci fosse il timore da parte degli editori di danneggiare i libri tradizionali.